mercoledì 4 maggio 2016

Curva sud mi 🔴⚫

CURVA SUD MILANO COMUNICATO UFFICIALE: "La sensazione è che non si voglia arrivare sesti. Via Galliani o vendete il Milan"
04.05.2016 11:42 di Pietro Mazzara
Fonte: curvasudmilano.it
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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato ufficiale della Curva Sud Milano:

Mercoledi 27 luglio 2016 Soldier Field Chicago

Bayern Monaco – Milan

Una normale amichevole, una partita come tante se ne giocano in estate con tanto di biglietti già in vendita, ma poi…Guardando bene il calendario della tanto inseguita Europa League, la sesta classificata del campionato italiano, ossia il posto che stiamo “inseguendo”, sarebbe impegnata nel turno preliminare proprio in quella data. Ma quindi, si tratta di un errore grossolano da parte di una società allo sbando? O possiamo presumere che in società abbiano già deciso di perdere volutamente il sesto posto, per andare a fare la tournée negli USA?

A noi sembra proprio palese la seconda delle opzioni che peraltro è ampiamente supportata dai risultati, ridicoli, ottenuti contro compagini nettamente inferiori, per rosa e blasone, alla nostra. Se dovesse esistere anche la possibilità di rescissione legata ai preliminari, avrebbe più introiti una coppa per gli sponsor che una partita in Europa con squadre di scarsa levatura.

Unica ancora di salvezza la coppa Italia, in cui siamo arrivati in finale dopo anni, ma in cui la finale era un obiettivo minimo dato il percorso affrontato per raggiungerla.Il piano è arrivare all’Europa solo tramite la coppa italia, altrimenti rinunciare alle coppe europee per un altro anno e dare spazio ai remunerativi e inutili trofei estivi.

Questo è quanto di più marcio possa mai accadere al calcio e alla storia del Milan, oltre ad essere una palese presa in giro ai tifosi, dato che non dimentichiamo che la gente per assistere a un teatrino sporco, paga anche un biglietto. Tralasciamo l’esultanza dello stadio domenica per un pareggio che era solo uno specchietto per le allodole, ma lo stadio è ormai riempito unicamente da bambini e scuole calcio che non pagano e servono alla società per riempire gli ormai incolmabili vuoti che anni di malgestione hanno creato.Bambini usati per celare i loro sporchi affari, bambini che innocentemente esultano per gol che potrebbero essere in realtà una farsa.Ancora una volta a rimetterci è chi ha il Milan nel cuore, ed un fegato ormai rovinato , da questa dirigenza e dalle sue porcherie.Una dirigenza che nascondendosi dietro a leggi repressive che non consentono alcuna forma di protesta e nemmeno nessun contatto tra giocatori, allenatori o comunque tesserati e tifosi, leggi che due anni fa hanno colpito 34 ragazzi che a seguito di una civillissima protesta hanno pagato con denunce e diffide. Leggi che non consentono di far passare alcuno striscione di protesta, pena altri guai giudiziari, lo stadio è diventato questo e ci stanno mettendo il bavaglio, e per questo continuiamo a lottare sui fronti su cui ci è ancora possibile lottare!

Stanno ridicolizzando la storia ed il nome del Milan, non ne possiamo più di queste porcherie, ma non solo la curva, ogni tifoso rossonero, ha ormai capito quello che stanno facendo e questa è solo l’ultima di una serie di vicissitudini che hanno aperto gli occhi anche agli ultimi baluardi che difendevano l’indifendibile!

VIA GALLIANI O VENDETE IL MILAN!!!!!!

martedì 3 maggio 2016

Grandissimoooo Mr Ranieri


NOTIZIE
Favola Leicester, Claudio Ranieri un grande. Ma non lo scopriamo adesso
di Mattia Losi con un articolo di Leonardo Maisano

Leicester Campione d’Inghilterra: la favola è diventata realtà. Il gol di Hazard, che mette in cassaforte al 38esimo del secondo tempo il pareggio (2-2) tra Chelsea e Tottenham, vale per gli effetti che ha sulla classifica del campionato e sulla Storia (con la S maiuscola) della Premier, più che su quella della partita. Le «Volpi» sono in trionfo, ma solo chi capisce poco di calcio può celebrare la vitttoria di Claudio Ranieri come se si trattasse di un improvviso miracolo capitato a un allenatore normale, o giù di li. Il miracolo è quello compiuto da Ranieri nel condurre al titolo il Leicester, per la prima volta in 132 anni di storia, e su questo non ci piove. Ma lui non è un miracolato, non è un allenatore normale e non lo è mai stato.

Leicester, la favola diventa realtà. Ranieri in trionfo

Tanto per capirci: in Italia ha allenato (tra le altre) squadre come Napoli, Fiorentina, Roma, Inter e Juventus. Una volta emigrato si è seduto sulle panchine di big come Valencia, Atletico Madrid e Chelsea. Non proprio una carriera normale, né tantomeno da allenatore di secondo piano. Nel suo palmares mancava uno scudetto, è vero, ma tutto sommato aveva già messo in bacheca una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, una Coppa di Spagna e una Supercoppa Uefa. Tanti suoi colleghi, nemmeno in tre vite.

In molte delle squadre dove è arrivato è stato chiamato per costruire o ricostruire: e questo non può essere dimenticato quando se ne valutano le reali dimensioni come allenatore. Vale per quanto fatto al Chelsea, portato dal quasi nulla dell’inizio dell’era Abramovic alla semifinale di Champions e al secondo posto in Premier League. Del lavoro di Ranieri avrebbe beneficiato, subito dopo, un certo José Mourinho, lo Special One.

Vale allo stesso modo per quanto fatto alla Juventus, dove nel 2007 sostituiva Didier Deschamps appena dopo la promozione dalla Serie B: quella Juventus completamente da ricostruire, contro i pronostici di tutti, sarebbe arrivata terza in classifica e ai preliminari (poi superati) di Champions League. Sostituito (senza successo) da Ferrara, il lavoro preparatorio di Ranieri avrebbe spalancato le porte all’era vincente di Antonio Conte.

Leicester da favola anche per le scommesse: chi ha puntato una sterlina ne porta a casa 5mila

Insomma, un uomo capace di costruire con poco materiale e troppo spesso costretto a guardare i suoi eredi che coglievano i frutti di quanto da lui seminato.

Non è stata una carriera rose e fiori, quella di Claudio Ranieri, ma è stata tutt’altro che normale. Facendo un paragone con il ciclismo viene in mente Gimondi, un grandissimo sottovalutato perché sulla sua strada ha trovato uno ancor più grande: Eddy Merckx. Elemento che, per chi conosce le fatiche del pedale, invece di togliere pregio alle vittorie di Gimondi le ingigantisce a dismisura proprio perché ottenute contro «il Cannibale».

Ranieri di cannibali ne ha trovati tanti, sulla sua strada, e spesso ha lavorato perché loro potessero vincere sfruttando quanto fatto da lui negli anni precedenti. Probabilmente per questo motivo in molti si sono sorpresi vedendolo sul tetto della Premier League. Lui per primo sa che con il Leicester sarà praticamente impossibile ripetere l’impresa, ma lui per primo, da profondo conoscitore di calcio, starà sicuramente pensando a un’altra bella favola del calcio inglese: quella del Nottingham Forest di Brian Clough. Capace di vincere un campionato, due Coppe dei Campioni, una Supercoppa Uefa, un Charity Shield e quattro Coppe di Lega inglese. Perché non provarci, a ripetere quel sogno?

Se qualcuno può riuscirci è proprio Claudio Ranieri, un allenatore considerato «Top» dai suoi colleghi (non facciamoci ingannare dalle parole di Mourinho, che lo sbeffeggiava per rispettare il proprio personaggio fuori dagli schemi...) e visto come mediocre da tifosi e non addetti ai lavori.

Essere al top non significa solo vincere, fortuna che capita a pochi, ma essere capaci di arrivare quasi sempre e con costanza ad alto livello.

Festa a Leicester per il primo titolo in Premier League

Anche Ranieri ha avuto i suoi bassi ed è stato esonerato. Gli è capitato con la Nazionale greca, con la Juventus (errore...) e non solo. Capita, ricordiamo un nome su tutti: Marcello Lippi, campione del Mondo nel 2006 e poi alla guida della disastrosa spedizione del Mondiale di quattro anni dopo. Meno bravo per questo? Ma per piacere...

Celebriamo Claudio Ranieri, che se lo merita. Non tanto, tantissimo. Ma non commettiamo l’errore di catalogarlo alla voce «sorpresa». Lui sarebbe il primo a dirci: «Ve ne accorgete solo adesso?».

Dopo la vittoria nella Premier le sue prime parole sono state: «Più che una dedica vorrei dire che ho sempre pensato che prima o poi lo scudetto lo avrei vinto. Sono lo stesso uomo mandato via dalla Grecia. L’unica dedica che posso fare a tutti quanti è dirgli di crederci. Provateci non solo nel calcio, ma in tutti i campi della vita. Il gol di Hazard? (quello del pareggio del Chelsea, che ha dato la certezza dello scudetto al Leicester, ndr.). Sono saltato, è normale. Il futuro? Resto a Leicester, è stato un anno incredibile».

Già, resta a Leicester. Magari pensando al Nottingham e a Brian Clough..

Guai apple

BUSINESS
I guai di Apple / Ricavi e utili volano. Ma allora perché in 11 sedute di Borsa la Mela è precipitata del 15%?

Tutto è iniziato il 22 luglio, quando la Mela ha presentato i dati del terzo trimestre fiscale Usa, concluso il 27 giugno scorso. I risultati finanziari erano strepitosi: ricavi saliti del 33% rispetto all'anno precedente, utili in aumento del 38%, liquidità record a 202,8 miliardi di dollari, vendite in Cina esplose del 112% a quota 13 miliardi.
Ma da allora il titolo della più grande società del mondo per capitalizzazione non ha fatto che scendere, raggiungendo un minimo il 4 agosto a 114,6 dollari: in appena 11 sedute la Mela ha perso il 15% del suo valore, bruciando circa 90 miliardi di dollari. Per la prima volta dal settembre 2013, sui grafici di Borsa le azioni del colosso tecnologico sono scivolate sotto la media mobile a 200 giorni, il che tecnicamente segna lo spartiacque grafico tra fase “toro” e fase “orso”. Tra l'altro lo scivolone fa paura perché Apple è la regina di Wall Street e rischia di indebolire l'intero listino statunitense, che a sua volta è il benchmank mondiale.
Ma perché i mercato stanno castigando Apple? Ci sono tre ragioni principali.