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I guai di Apple / Ricavi e utili volano. Ma allora perché in 11 sedute di Borsa la Mela è precipitata del 15%?
Tutto è iniziato il 22 luglio, quando la Mela ha presentato i dati del terzo trimestre fiscale Usa, concluso il 27 giugno scorso. I risultati finanziari erano strepitosi: ricavi saliti del 33% rispetto all'anno precedente, utili in aumento del 38%, liquidità record a 202,8 miliardi di dollari, vendite in Cina esplose del 112% a quota 13 miliardi.
Ma da allora il titolo della più grande società del mondo per capitalizzazione non ha fatto che scendere, raggiungendo un minimo il 4 agosto a 114,6 dollari: in appena 11 sedute la Mela ha perso il 15% del suo valore, bruciando circa 90 miliardi di dollari. Per la prima volta dal settembre 2013, sui grafici di Borsa le azioni del colosso tecnologico sono scivolate sotto la media mobile a 200 giorni, il che tecnicamente segna lo spartiacque grafico tra fase “toro” e fase “orso”. Tra l'altro lo scivolone fa paura perché Apple è la regina di Wall Street e rischia di indebolire l'intero listino statunitense, che a sua volta è il benchmank mondiale.
Ma perché i mercato stanno castigando Apple? Ci sono tre ragioni principali.