sabato 16 gennaio 2016

Pallone d'oro 2015......lo meritava Neymar👊👊👊

Nel 2010 Leo Messi vinse il suo secondo Pallone d'oro. Era la prima volta che il celebre premio del settimanale franceseFrance Football si fondeva con il Fifa Player of the Year e - sarà stato un caso - il fuoriclasse argentino ottenne quel riconoscimento nell'anno in cui l'Inter di Mourinho aveva realizzato il triplete Coppa Italia-scudetto-Champions League. Secondo e terzo arrivarono due compagni di Messi, Iniesta e Xavi.Figurarsi perciò se ci sono dubbi su chi vincerà il Pallone d'oro 2015, anno in cui è stato proprio il Barcellona di Messi a prodursi nel triplete. Eppure sarebbe un'ingiustizia. Non clamorosa come quella del 2010, ma pur sempre un'ingiustizia. Perché, nel frattempo, a Barcellona è successo qualcosa di incredibile. 

Lo scorso 26 settembre Messi si è rotto il legamento collaterale interno del ginocchio sinistro: il Barcellona ha scoperto che, per due mesi, avrebbe dovuto fare a meno di lui. E, se parlare di panico è troppo, di certo un po' di paura è venuta a una squadra che aveva ricominciato la stagione senza troppo brillare.

E invece, nonostante gli infortuni anche di Iniesta e Rakitic, per i blaugrana l'autunno è stato più dolce che mai. Perché i due compagni d'attacco di Messi, quelli che a ogni intervista non mancano di ripetere che Leo è moooolto più bravo di loro, in campo hanno dimostrato a ogni partita che forse le cose non stanno proprio così. Tanto per capirci: fino al 53' di Real Madrid-Barcellona di sabato sera (quando Iniesta ha dato il colpo di grazia ai blancos), dall'infortunio di Messi il Barcellona aveva segnato 18 gol. Nove di Suarez e nove di Neymar. Nelle ultime 8 partite del Barça, Neymar ha partecipato a tutti e 18 i gol: 11 li ha segnati, degli altri 7 ha fornito gli assist. Nelle ultime 5 partite giocate dai blaugrana, Suarez ha partecipato a 10 gol: 8 li ha segnati e di due ha fornito l'assist. Con la doppietta al Real, il centravanti uruguaiano ha segnato 11 gol in 11 partite. Dall'inizio della stagione Neymar, in 15 partite, ha segnato 14 gol e servito 7 assist.

Insomma: la cosa incredibile è che, grazie a Suarez e Neymar, il Barcellona ha fatto tranquillamente a meno di Messi. Sorprendente, ma fino a un certo punto se si guardano anche alcuni numeri della passata stagione. Suarez, che per la squalifica per il morso a Chiellini al Mondiale brasiliano è tornato in campo solo a fine ottobre 2014, ha segnato comunque 25 gol e fornito 21 assist. Nella Champions League poi vinta, Neymar ha realizzato 9 gol, esattamente come Messi. Nell'anno solare 2015 Messi ha segnato 45 gol, Neymar 42 e Suarez 35. Ma nella finale di Champions League (che - Inter a parte - risulta spesso decisiva per vincere il Pallone d'oro), l'uruguaiano e il brasiliano hanno segnato un gol a testa. E dai piedi di O Ney è partito anche l'assist per l'1-0 di Rakitic.

Tutto questo per dire che se il Pallone d'oro è un premio al miglior giocatore dell'anno solare 2015, a vincerlo dovrebbe essere non Messi, ma uno fra Suarez e Neymar. L'uruguaiano potrebbe essere la prima scelta, perché a lui sono riuscite non una ma due imprese impossibili: far dimenticare Messi (in società con Neymar), ma anche trasformare il Barcellona da squadra del "falso nueve" per eccellenza a squadra col "nueve" più vero (e di gran lunga più forte) del mondo: per capirlo, guardare il suo esterno che vale l'1-0 al Real, o il suo movimento sul 2-0 segnato da Neymar. Ma soprattutto notare che l'azione nasce da un pallone rubato da lui alla difesa dei blancos.

Suarez è però il cattivone che morde gli avversari. Quindi, come si può pretendere che un'istituzione dalla morale specchiata come la Fifa* assegni il suo massimo riconoscimento a un simile delinquente? Ed è qui che rientra in gioco la candidatura di Neymar al Pallone d'oro 2015. La sua terza stagione al Barcellona ha trasformato il "filetto di farfalla" (definizione del suo allenatore al Santos, Vanderlei Luxemburgo) in un letale ballerino del calcio. Negli occhi di tutti è rimasto il suo gol-capolavoro al Villarreal, ma O Ney è tanto, tanto altro, riassumibile per esempio nell'assist di tacco a Iniesta per il gol del 3-0 al Real Madrid. E adesso che i suoi capelli rasati a zero stanno ricrescendo, abbiamo pure scoperto che, di natura, sarebbero ricci e crespi come quelli di calciatori di una certa importanza nella storia del calcio, brasiliano e mondiale: Pelé, per esempio. O Ronaldo. Il primo non ha mai vinto il Pallone d'oro perché, ai suoi tempi, bisognava essere europei. Il secondo ne ha vinti due. I numeri, il buon senso, l'equità sportiva, l'estetica calcistica e la continuità pilifera per assegnare a Neymar questo premio ci sono. Le probabilità che la Fifa lo faccia, quindi, sono pochissime.